UNIDO 

L’origine del progetto si basa su una richiesta diretta del Governo Etiopico a UNIDO per sostenere i programmi di industrializzazione che fanno leva sull’agricoltura. Il caffè è per l’Etiopia il primo prodotto di esportazione e un’aggiunta di valore derivante da una riorganizzazione del sistema di produzione è importante per lo sviluppo della nazione, considerando soprattutto che circa 20 milioni di Etiopi trovano nella produzione caffè e nel suo commercio la loro fonte di sostentamento principale.

L’Etiopia può essere considerate come la culla del caffè: ospita circa 2000 specie e cultivazioni di caffè, ed enti internazionali di ricerca hanno formalmente attribuito all’Etiopia 24 varietà diverse di Caffè Arabica, dotando così l’Etiopia della più vasta gamma genetica rispetto a qualsiasi altro paese produttore di caffè al mondo.

Il progetto, iniziato nel 2015 ha avuto, in linea con l’approccio di partenariato pubblico-privato dell’UNIDO, il contributo di illycaffé S.p.A. e della Fondazione Ernesto Illy, che hanno fornito un supporto orientato al settore privato per aumentare l’impatto del progetto stesso: questa modello traccia nuove prospettive nella cooperazione tra Governi, gruppi di interesse e settore privato, con la promozione di investimenti attraverso la strategia ISID (Inclusive and Sustainable Industrial Development), in conformitá con l’agenda dello sviluppo sostenibile post 2015.

Dedicato alla collaborazione con le istituzioni coinvolte, in particolare a sostegno della Coffee Authority del paese, e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo,  il progetto punta a migliorare la filiera etiope del caffè attraverso il supporto ai piccoli produttori e alle cooperative per l’adozione di Buone Pratiche Agricole che aumentino i raccolti, attraverso il trasferimento di capacità tecniche e di attrezzature agricole che ottimizzino il processo di post-raccolta, infrastrutture che perfezionino la qualità durante le fasi di lavaggio del caffè, attraverso l’istituzione di aboratori di controllo qualità e attraverso la diffusione di moderne tecniche di marketing.

L’iniziativa ha creato casi di successo in due aree di produzione di caffè – il Sidamo e il Bale – e ha migliorato notevolmente la qualità del caffè che le cooperative ora possono esportare, invece disvendere sul mercato locale; inoltre il progetto ha beneficiato del contributo di illycaffè e della Fondazione Ernesto Illy con un continuo supporto tecnico e per le borse di studio erogate ai candidati etiopi (Master semestrale in Coffee Economics and Science tenuto presso l’Università del Caffè di Trieste) dando in questo modo un significativo rafforzamento delle capacità competitive del settore caffè etiope.

Il progetto continua: l’individuazione della principale debolezza del settore caffè nella difficoltà di trovare personale specializzato porta alla creazione dell’Addis Ababa Coffee Training Center (CTC): un centro di formazione della Ethiopian Coffee and Tea Authority (ECTA) a favore del settore caffè, dagli agronomi di campo ai baristi, sul modello dell’Università del Caffè di illy.

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